L'Esorcismo più sconvolgente della storia: Roland Doe



🕯️ "Nel cuore della notte, tra ombre e segreti, si cela una storia che ha sconvolto il mondo intero. Oggi affrontiamo l'esorcismo più sconvolgente della storia, un racconto di tormento e mistero che ha catturato l'immaginazione di molti. Un giovane Roland Doe, uno pseudonimo, entrò in contato mediante una tavola oujia con quel mondo arcano popolato da demoni.

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Era la fine degli anni '40, un periodo di grande cambiamento e incertezze negli Stati Uniti. In un tranquillo sobborgo del Maryland, la vita scorre quasi monotona per Roland, un ragazzo solitario e taciturno, che preferisce condividere le sue giornate con l'amata zia che con i suoi coetanei.

Sua zia Harriet, una appassionata del mondo degli spiriti e dell'esoterismo. In una lunga sera d'estate è proprio lei a mostrare a Roland una strana tavola con delle lettere, la famosa tavola oujia. Quella notte, tra risate e curiosità, le sue mani si posizionarono sulle lettere e il piano di legno, ma nulla poteva prepararlo a ciò che sarebbe potuto accadere

Roland come tanti altri è attratto dal mistero e dall'ignoto, tanto da voler utilizzare quell'oggetto ogni giorno. Purtroppo poco dopo l'estate, l'amata zia viene a mancare. Per il ragazzo è un dolore devastante, poiché ha perso anche la sua migliore amica. Per continuare a rimanere in contatto con Harriet decide di continuare a utilizzare la tavola wigia . A sua insaputa una porta verso un mondo arcano, popolato da demoni venne aperta. Forze che avrebbero messo alla prova la sua stessa sanità mentale."

Qualche giorno più tardi iniziano a verificarsi eventi strani all'interno della casa. Oggetti si muovevano senza spiegazione, porte si aprivano e chiudevano autonomamente, e un'atmosfera opprimente sembrava avvolgere ogni angolo. Roland si svegliava spesso nel cuore della notte, il cuore che batteva forte nel petto, avvertendo una presenza inquietante che sembrava osservare.

La sua famiglia, già provata dal dolore, non riusciva a spiegare il crescente caos. I suoi genitori, inizialmente scettici, cominciarono a sentire la pesantezza dell'aria e a notare i sussurri indistinti che fluttuavano nell'oscurità. Ogni giorno, la situazione sembrava deteriorarsi, con Roland sempre più spaventato e isolato, mentre la sua sanità mentale veniva messa alla prova.

Roland confessa ai genitori di aver usato quella tavola, poiché la notte prima vide un quadro di Gesù muoversi da solo e sbattere contro il muro. Dopo la sua rivelazione, la famiglia si sentì sopraffatta dalla paura e dall’angoscia. Proprio una mattina si svegliò pieno di lividi e graffi, come se qualcuno la notte prima avesse cercato di fargli del male.

Fu la stessa madre sentendo dei rumori provenire dalla camera, vedere il figlio in preda a delle convulsioni. Quella cosa che iniziò perseguitarlo non lo lasciava tranquillo neanche a scuola, tanto un giorno da muovere da solo il banco  e rompersi.

Da ragazzo riservato Roland inizia a utilizzare un linguaggio scorrile, fino ad arrivare a bestemmiare con una voce differente di fronte ai genitori. Ormai la situazione sembra diventare insostenibile. I genitori preoccupati dal comportamento del figlio decidono di portarlo da svariati medici e psichiatri.

 Nessuno però notava alcuna anomalia nel ragazzo. Sempre più disperati i Doe chiedono aiuta a un pastore al reverendo Luther Miles Schulze, che sperimentò in prima persona numerosi eventi paranormali descritti dalla famiglia.

Il sacerdote capì di essere di fronte a una entità malvagia che risiedeva nella casa dei Doe, e in particolare era ossessionata dal giovane Roland. Il rito luterano, tra l'altro, non sembra sortire nessun effetto, quella forza era troppo potente per una semplice benedizione.

Lo stesso Schulze consiglia di portare Roland da un sacerdote cattolico, Edward Huges, il quale vedendo il ragazzo notò i suoi occhi spiritati e cupi come se ci fosse qualche forza brutale al suo posto. Una settimana più tardi durante una seduta, il sacerdote mise una bibbia di fronte al ragazzo, la sedia di Roland iniziò a vibrare per poi levitare con lui ancora seduto. Hughes chiese in latino ''Chi sei?''. Una voce tenebrosa lo rispose nella stessa lingua ''Io sono una legione''. Un'affermazione che fece gelare il sangue del sacerdote, che confermava quello che si era sempre pensato '' Roland era in prede a una possessione diabolica''.

Highes era certo che l'unico modo di salvare quel ragazzo era fare un vero esorcismo, ma per essere certi che il rito potesse andare a buon fine, Roland doveva essere ospitato al Georgetown University Hospital un ospedale gesuita. Appena il ragazzo varca la soglia inizia a dire oscenità e diventare violento, sputava e tirava calci agli infermieri, che costretti a legargli i polsi per tutta la durata dell'esorcismo. 

Ma le cose non andarono come dovevano. la sera successiva, benché legato, Roland riesce a liberarsi mostrando una forza sovraumana, strappa una molla del letto e ferisce con una profonda ferita al gomito padre Hughes, facendo annullare il rito e decidendo di farlo tornare a casa. Nelle settimane seguenti furono svariati i sacerdoti che provarono a esorcizzare Roland, ma ognuno di loro ebbero delle esperienze terribili. Alcuni di loro dissero che nel corpo di Roland comparivano scritte  come Hell o Evil.

Uno degli ultimi tentativi fu quello di battezzare il ragazzo e presentargli l'ostia per la comunione. Vedendo il corpo di Cristo, il suo viso si trasformò in quello di una bestia, sbattendo a terra tutte le persone presenti nella stanza. In qualche modo riuscirono a fargli prendere l'ostia. Qualche giorno dopo, una mattina Roland si sveglia con una voce chiara, la quale dice di essere San Michele Arcangelo, ordinando a Satana e altri spiriti malvagi di abbandonare quel corpo.

L'incubo e il tormento del giovane Roland finalmente sembra essere un brutto ricordo. A seguito di molte testimonianze negli anni 70 questa storia diverrà fonte d'ispirazione per il film più spaventoso della storia del cinema ''l'Esorcista''. 

Se anche voi, come me, sentite il richiamo dell’ignoto, restate connessi, perché nel prossimo episodio esploreremo altre storie che sfidano la nostra comprensione della realtà.


  

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